mercoledì 26 febbraio 2014

PEZZOSEI: Complicità

Nonostante  la scarsa educazione civica delle masse e il fatto che ancora in molti risentono dell’istinto primordiale del cacciatore, nell’ultimo decennio si è assistito ad un notevole progresso nella figura del pescatore/sportivo. Sino a poco tempo fa era più conosciuta la tabella di mendeleev che la tabella delle misure minime del pescato. Era inconcepibile andare a pesca e tornare a mani vuote, figuriamoci un atto come il rilascio. Si guardavano le pescherie come un luogo pieno di pesce, senza curarsi delle micro taglie o dei molluschi illegali.


 Oggi, anche se ancora in pochi, ci possiamo indignare nel vedere stragi ittiche gratuite(sappiamo cosa sono), conosciamo bene il pescato che è giusto acquistare o mangiare , si parla liberamente di rispetto della natura e del rilascio delle prede, e in molti casi si ricevono pure approvazioni da chi ci sta attorno . . . . . . . . sembra di no, ma qualcosa sta cambiando.

 “Complicità’”. . . . . . . . il significato di questa parola:  “partecipazione a un’azione criminosa o colpevole, considerata, in diritto penale, una forma di concorso nel reato”
Anche se a nessuno piace vedersi attribuita questa definizione, dobbiamo ammettere che tutti un po’ lo siamo . . . . chi per amore, chi per gioco, chi per amicizia, chi per interessi , chi . . . . . non se ne rende conto!?
Ed è proprio nel “non rendersene conto”che risiede la complicità con cui più facilmente ci si macchia.
Il silenzio di chi guarda gettare le reti sottocosta è complicità, guardare un secchio pieno di pescetti e passare avanti è complicità, vendere il pescato è complicità, mettere un ”mi piace” a foto orrende è complicità, mangiare bianchetto è complicità, condividere false prodezze è complicità, guardare da lontano chi sporca è complicità, mangiare pesce sotto misura è complicità, complimentarsi con chi sbaglia è complicità, e chi più ne ha più ne metta  . . . . . . . . . . . . . . . . .  cari marinai, che vi piaccia o no, in questo siamo tutti un po’ colpevoli.


Altro aspetto molto vicino alla complicità è la giustificazione. Quante volte abbiamo sentito la frase “ tanto se  li lascio c’e qualcuno che li prenderà” oppure “non siamo noi pescatori  a depredare il mare ma i pescherecci” o ancora “tanto i controlli non esistono chi vuoi che se ne accorga” . . . . . . .  tutto ciò fa sempre parte dello stesso gioco . . . . . anche senza grossi massi, tanti sassi gettati in mare prima o poi fanno una diga.

Tocca ad ognuno di noi, nel nostro piccolo, fare la nostra parte . . . . informiamo, parliamo, indigniamoci, rimproveriamo, facciamo notare, commentiamo, gridiamo . . . . . . e in tutti i casi facciamo sentire le nostre idee . . . . . . vedrete che con il passare del tempo le mentalità cambieranno o almeno . . . . . . accetteranno.



E’ chi ci sta attorno che dobbiamo influenzare, i cambiamenti partono dal popolo!!!  

Robin Hook

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