Piratam et boucan!
Il progetto continua ad
andare avanti e le visite e le email che arrivano al nostro indirizzo che
ricordo a tutti bandidosdelmar@gmail.com
, ci indicano che forse la nostra percezione non era infondata e siamo tutti un
po’ stanchi delle urla che ogni giorno ci assordano. Il tema di oggi è
l’arroganza, una cosa che purtroppo
contraddistingue molti uomini che percepiscono di aver raggiunto un
obiettivo.
Chiaramente non parliamo di nessuno in particolare, non ne avremmo
né il diritto né sarebbe giusto farlo, ma vorremmo mettere l’accento su alcuni
atteggiamenti. Anche noi abbiamo il
nostro account facebook, quello della banda, con cui sbirciamo quel
mondo e leggiamo cose che ci fanno accapponare la pelle. Le figure importanti
nella pesca sportiva degli ultimi 50 anni in Italia sono tante e tutte hanno
segnato l’inizio di una strada che poi in decine di migliaia abbiamo percorso.
Vecchissimi trainisti, bolentinisti, spinners, jiggers, surfcasters, moschisti,
bassmen nomi che hanno scritto la storia di una tecnica portandola ad un
livello superiore e consegnandola agli sportivi. La caratteristica che accomuna
tutte queste figure è il fatto di non essere “personaggi” dell’ambito
pesca-sportivo.. Molti hanno dato il nome a qualcosa, alcuni hanno inventato un
lancio, un piombo, una mosca, un tipo di innesco per il vivo, un materiale
composito, un assemblaggio. Alcuni hanno scoperto e rilanciato tecniche che nel
nostro paese o in tutto il bacino non erano note quasi a nessuno, altri hanno
creato una sorta di cucina fusion unendo con coraggio da precursori tecniche
specifiche per le acque interne a tecniche salse. Grandi pescatori spinti da
quella genialità che permette all’uomo in competizione con la natura di ideare
qualcosa per provare a superare i limiti che gli vengono imposti. Poi ci sono i
personaggi.. Ma cosa è un personaggio? Il “personaggio” è per definizione qualcosa di inventato, costruito e che non
rispecchia quasi mai la realtà che vuole trasmettere di sé o la riflette per
una piccolissima parte. Tantissimi anni fa i “personaggi” non esistevano,perché
era difficoltoso crearne uno e serviva fare risultati che fossero tangibili e
ben noti. C’erano grandissimi pescatori, gente competente che filava lenze in
mare e costruiva canne da mosca con il bambù. Erano quelli che vedevano avanti
e che possedevano quel guizzo in più.
Per diventare personaggio invece basta
davvero poco. Intanto non apporta nulla di costruttivo, nessuna innovazione,
nessuna idea.. E' pò come l'amico sopra, bellissimo, ma con il solo talento di saper resistere al veleno dell'ambiente circostante vivendo in simbiosi con attinie urticanti ogni giorno ma liberandole dagli scarti e ripulendole con dedizione. Basta riuscire a trovare una piccola finestra e da là
affacciandosi con il megafono gridare “io sono un personaggio!” “io sono un
personaggio!” io sono un personaggio!” tante volte sino a che il mondo non si
ferma convito ed esausto ad acclamare. Non serve neanche fare i risultati, non
in prima persona, basta farlo credere ma per arrivare a questo livello bisogna
essere dei professionisti e non tutti riescono. Ci vuole pazienza, carezzare i
grandi marchi produttori di qualsiasi cosa (dalle pasture ai galleggianti, dai
monofili ai mulinelli, dalle reti ai gps) ogni giorno, girare ininterrottamente cercando pescatori
che sappiano pescare da cui ottenere immagini di pesci pescati in mare (perché
generalmente i personaggi non sanno farlo nei nostri mari o hanno troppo poco
tempo libero impegnati come sono a costruirsi una credibilità). Bisogna
lavorare ai fianchi, vendersi bene, portare a profitto ogni istante del proprio
tempo. Ah, ecco! Una caratteristica dei personaggi è la venalità smisurata e
quindi la mancanza totale di generosità. Dicevamo, i personaggi quindi li vedi
sempre indaffarati e sudati correre sbattendosi da un punto all’altro cercando
di farsi aprire questa o quella porta, scorticandosi le mani a forza di
bussare, le ginocchia a forza di piegarsi. Nulla di male. E’ un lavoro anche
questo e come tale va rispettato. Il personaggio serve per far arrivare un
messaggio, serve per fare pubblicità perché se non ci fosse il personaggio
nessuno crederebbe al prodotto x piuttosto che ad uno y. E’ un mestiere,
vecchio come il mondo quasi confinante con quello del politico acclamato dai
suoi ed odiato dagli altri. Il personaggio però è triste. Si vede che soffre
rinchiuso e tenuto in ostaggio dal proprio ego smisurato, ha smarrito il gusto
delle cose fatte per farle e basta. Ha smarrito il piacere di scattare una foto
per mostrarla ai propri amici senza doverci per forza guadagnare o di
utilizzare una attrezzatura da pesca che non sia quella a cui ha venduto
l’anima. Il personaggio non riesce neanche ad apprezzare la gioia dei propri
amici se questi non hanno dato fiducia al suo sponsor o al suo marchio.
Personaggi.. Poveri personaggi.. Non li critichiamo né li biasimiamo ma
proviamo per loro altri sentimenti soprattutto quando li sentiamo affermare che
solo loro hanno il diritto di mostrarsi e che è intollerabile vedere altri
provare ad intraprendere lo stesso percorso magari armandosi di una piccola
telecamera con filmati approssimativi e foto banali, prostaff improvvisati
speranzosi di guadagnare pochi euro con cui tirare avanti una settimana anche a
costo di massacrare decine di laghi o di chilometri di coste. Sinceramente non
sappiamo cosa ci renda più tristi se i primi o gli ultimi, se quelli che si
sento arrivati e padroni del mondo (avendo dimenticato perché si va a pesca)
tanto da affermare in preda ai deliri che nessun altro dovrebbe fare
altrettanto, o questi che li vedono come miti ingialliti da imitare.
Sia per i primi che per i
secondi il mio pensiero è “mi spiace per voi” mentre tutti gli altri, la
stragrande maggioranza per fortuna, siamo persone e non personaggi, andiamo a
pesca per divertirci, non cerchiamo guadagni di pochi o molti euro che toglieranno il
piacere al nostro hobby e ne comprometteranno l’esistenza stessa presto o
tardi perchè se oggi percepiamo dei problemi la colpa non è delle persone ma dei personaggi.
Drake il corsaro